confessioni….

– COSA VUOI ???

la vocina dentro di me urla sempre più forte, la ignoro, sorrido, mangio, bevo. Lei urla ancora, e ancora. Non smette.  La notte è appena iniziata, mi isolo tra le linee orizzontali di un autostrada solitaria, accelero, decelero, canto, fingo di fumare una sigaretta immaginaria ma la vocina resta lì, tra le pieghe del mio non essere, tra le incertezze del mio umore, resta lì, avvinghiata alla mia finta calma ed urla” COSA VUOI?”.

-“NON LO SO”

– “COSA VUOI???”

” Non so nemmeno chi sono e cosa voglio essere, come potrei risponderti? Cosa voglio? Cosa voglio? Una domanda a bruciapelo che mi intimidisce, intimorisce, una sfida che non voglio accettare. Cosa voglio?? Vorrei essere libera, a volte mi auto-convinco di esserlo, fingo di non avere persone che gestiscono il mio tempo… il tempo… ho sempre avuto un rapporto strano con il tempo, non l’ho mai temuto, ho sempre negato la sua esistenza, eppure ogni giorno scappo dal suo veloce tic e tac. Il tempo scorre veloce tra i miei compleanni mal trascorsi, si insinua nelle mie rughe sempre più visibili, fluisce tra gli scorci della mia pazienza, lentamente vive tra i miei dubbi e i miei perchè. Lo guardo infrangere le mie convinzioni, deridere il mio stato di depressione notturno, il mio desiderio di essere senza poterlo essere. Lui scende tra i colli della mia instabilità e percuote le note della mia insicurezza.

“COSA VUOI?”

– “Non lo so”

Liberta’ estrema in un mondo piccolo

Due anni lui gira per il mondo: niente telefono, niente piscina, niente cani e gatti, niente sigarette. Libertà estrema, un estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada. Così ora, dopo due anni di cammino arriva l’ultima e più grande avventura. L’apogeo della battaglia per uccidere il falso essere interiore, suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale. Per non essere più avvelenato dalla civiltà lui fugge, cammina solo sulla terra per perdersi nella natura selvaggia.”
Into the wild

La liberta’ ha un prezzo, bisogna solo scegliere a cosa rinunciare. Io dico basta alla societa’, alle persone malate di vanita’ e presunzione, basta all’italia, ai politici, ai voti, alle telenovelas, alla tv trash…. Sognare sotto un cielo stellato e non desiderare nient’altro al di fuori di me.

Confessioni…

“Devi guardare dentro di te e trovare la risposta”. Ormai quasi tutti mi dicono questa frase, dal gatto che rovista nella spazzatura a mia madre al medico pazzo di turno. Io mi ci guardo dentro, ogni sera, e’ come vedere un film, a volte mi faccio compagnia con un bel the che mi depura dalle tossine quotidiane o dalla mega nutella compagna di ogni donna. Ci rovisto dentro, ci sguazzo dentro di me e trovo solo sogni speranze e delusioni. “Devi guardarti dentro”! Cavolo ma come si fa? Una lastra? Una seduta dalla maga mago’? troppo facile gettare addosso alle persone frasi fatte, spiegami come ci si guarda dentro, dimmelo come si affrontano certe delusioni, come ignorare certi dolori, e poi mi scoccio di farlo, ho a che fare con me stessa ogni giorno, la sera mi rompo di guardare film gia’ visti e rivisti, analizzarmi mi annoia, sono eccitante come a un gatto che mangia il pesciolino rosso!

The beach

“Ed io? Io credo ancora nel paradiso, ma almeno ora so che non è un posto da cercare fuori, perché non è dove vai, lo trovi dentro quando senti per un momento nella tua vita di far parte di qualcosa… e se lo trovi quel momento… dura per sempre!” Dal film the Beach

Ci sono film che rimangono appiccicati addosso come cerotti, ti lasciano l’ odore di mare sulla pelle e quel senso di libertà che solo un film ti può regalare. Per quanto vogliamo essere menefreghisti, diversi, speciali, alternativi, se stessi, rimaniamo sempre legati alle nostre abitudini, ai nostri gesti di sempre, ci convinciamo che la felicità sia questa, nel ripetere i soliti cliché, poi subentrano questi film,” il film” e la visione del mondo cambia e ti chiedi: perché’ no ? Proviamo a viaggiare da soli, proviamo a rompere il solito schema!” E cerchiamo di raggiungere quel brivido, quella felicità tanto desiderata, senza sapere che la vera beatitudine sta nel ricongiungersi con se stessi, nell’accettarsi, nel conoscersi ogni giorno e di rispettarci. Perché ovunque noi cerchiamo di scappare, ovunque speriamo di trovare la felicità, saremo sempre in compagnia di noi stessi.
Per quanto lontano vogliamo scappare dalla quitidianità, dai sentimenti, dalla società sempre più marcia, dal divertimento stupido e sfrenato saremo sempre in compagnia della nostra essenza, del nostro odore, della nostra coscienza e l’unico paradiso in cui possiamo recarci ogni volta che lo desideriamo e’ dentro di noi.

Pensieri notturni

Si chiude il sipario, e’ notte e non ho più bisogno di mentirmi, posso smettere di idealizzarmi ed essere ciò che sono.
Una sognatrice alla ricerca di se stessa e della sua strada, un’avventuriera alla ricerca dei mille volti che caratterizza il mondo, una sognatrice che si nutre di sguardi

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Buon compleanno

31 Marzo 2013 ore 3:20. E’ il mio compleanno, una serata particolare, iniziata senza voglia di festeggiare, senza pretese, senza l’obbligo di doversi per forza divertire. Realizzo che compio 24 anni, una ragazzina, ma ho sentito tutto il peso amaro dei 24 anni, da oggi dovrei essere responsabile, cercare la mia strada o almeno iniziare un percorso. Dovrei diventare matura e darmi degli obiettivi da raggiungere, desiderare qualcosa di sensato ma sinceramente non ho proprio voglia di fare tutto cio’! Preferisco che sia la vita, il destino o il fato a decidere per me!
E’ il 31 marzo, sono appena tornata non sobria da una serata non organizzata con le mie amiche ed il fidanzato nel nostro solito pub preferito, schiamazzi, urla, auguri, cin cin, alcol e alcol, baci e regali.
E’ il 31 marzo e sono appena tornata a casa non sobria e questo compleanno lo sento distante anni luce da me!